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Giardino dei Tarocchi

La foresta esoterica a due passi dalla Costa d’Argento

L’immaginario è la mia felicità. L’immaginario esiste.

Ecco la Maremma quasi al confine tra Lazio e Toscana. Ecco una collina isolata, affacciata sulla Costa d’Argento e circondata da arbusti selvatici e querce. Ed ecco infine una distesa immobile di ulivi centenari su un pezzo di terra rocciosa chiamata Garavicchio. Proprio qui, non lontano dalla Tuscia viterbese e dalla dimensione sacra così cara agli Etruschi, si apre un luogo onirico nel silenzio bianco di un’atmosfera rarefatta.

Lo conoscete? Qui visse per diciassette anni Niki de Saint Phalle, l’artista che tanto desiderò realizzare un parco a misura delle sue visioni, da stabilirsi in questo anfiteatro naturale a due passi da Capalbio, per dare vita a un’opera di scultura, pittura, meccanica e artigianato: il Giardino degli Arcani.

Una foresta esoterica ispirata al Parc Guell di Gaudì, popolata da ventidue figure-simbolo immerse nella macchia mediterranea.

Immagini ciclopiche dalle forme sinuose, sorrette da un’armatura d’acciaio e rivestite da migliaia di tessere di vetro prezioso e ceramica, a comporre un mosaico dalle tinte violente, in un’esplosione di blu cobalto, celeste, rosso, verde smeraldo.

Un labirinto di gioia per chi lo visita: tra i viali e le fontane ci si può nascondere, sulle sculture ci si arrampica per entrarci dentro, si rincorre, ci si perde.

A due passi da un mare straordinario, un sogno di libertà che vale il viaggio.